sabato 28 luglio 2007

Londra Capodanno 2006-07

Londra fa sempre un certo effetto al viaggiatore, sembra di essere a casa quando la conosci, sembra una città da scoprire pur avendone esplorato le vie più nascoste.
Questa volta abbiamo deciso che ci passiamo le ferie di fine anno e di Capodanno.
Volo low cost, con la solita compagnia, abbiamo deciso che la nostra meta sarebbe stata Londra solo 10 giorni prima di partire, è pertanto molto difficile trovare posti in un qualsiasi volo sia dall' aeroporto di Trieste in Venezia Giulia sia da un qualsiasi aeroporto in Veneto, allora abbiamo ripiegato per partire dalla vicina Klagenfurt.
Viaggio di andata in auto attraverso la Slovenia via Lubiana e valichiamo passo"Loibl" per arrivare in Carinzia. Max si perde un pò alla ricerca dell' aeroporto, ci sono pochissime indicazioni arrivando dalla Slovenia, mentre se fossimo arrivati da Villach bastava uscire dall' autostrada e seguire l'indicazione. Nessun problema, viaggiare per noi spesso significa avventura.
Flughafen Klagenfurt, siamo arrivati a destinazione, parcheggio proprio di fronte all'ingresso l'auto, e si paga in anticipo la settimana di sosta; l'aeroporto è piccolo ma carino e funzionale, la facciata sulla strada da l'impressione che in fase progettuale abbiano cercato di aver il minimo impatto sia ambientale che visivo. Sono le 19:00, ci imbarchiamo quasi subito e dopo le canoniche due ore di volo siamoin Inghilterra, ma prima di scendere acquistiamo i biglietti del treno espresso che ci porterà al centro di Londra, poi un paio di fermate di metropolitana e siamo a King's Cross and St Pancreas e andiamo al nostro albergo.
Lo standard degli alberghi inglesi è decisamente diverso dal nostro, se si cercano gli agi di un *** italiano bisogna cercare un categoria lusso anglosassone.
"Step by step" (su per un numero imprecisato di scalini) arriviamo in terzo piano, in una stanza a tre letti degna di un ostello , ma pazienza è solo per stanotte. La stanza non ha il bagno e bisogna andare nei servizi in corridoio, per Max e Franz alcun problema ma per Ro.. si sa che le donne sono più esigenti..
Si esce per una birra di rito e poi a nanna, è mezzanotte.
La mattina ci danno notizia che al nostro rientro avremmo trovato i bagag lidirettamente nella nostra stanza, dall' altro lato dell' albergo al I piano, bagno in camera, carina..
Bene, partiamo coi nostri soliti giretti londinesi , praticamente torneremo in albergo la sera tardi. Piccadilly, Totteham, ecc in giro a piedi per negozi e birrerie : Max sempre a caccia di sottobicchieri per la collezione internazionale, e poi la birra inglese.. che dire le ales piacciono proprio. Talvolta per pranzare abbiamo acquistato tramezzini nei supermercati, una soluzione economica e gustosa, e a cena un paio di volte siamo andati in zona Oxford street, in un ristorante tailandese, affatto male il cibo, prezzo proporzionale al cibo, tanta cortesia e disponibilità.
Franz fa 'il pieno' di riso, veramente gustoso! L' ultimo dell'anno abbiamo pensato di fare un giretto con il vaporetto lungo il Tamigi:i mmersione totale nel cuore di una Londra inedita, vista da un'incantevole e suggestiva visuale. Forte vento a poppa, dove si sono appostati Max e Franz perscattare foto e fare filmati, mentre Ro è restata sottocoperta, a prua, da dove sigodeva comunque di un buon paronama. A parte un gruppetto di connazionali molto rumorosi, che si sono piazzati proprio davanti, tra urli, mugolii e commenti ad altavoce, con le mani attaccate al vetro. Al ritorno, dopo poco più di mezz'ora, siamo scesi a terra felici della nuova esperienza! Alla sera, un pò elettrizzati dall'idea di festeggiare il Capodanno a Londra, eravamo di nuovo in riva al Tamigi, vicino all'ambasciata americana : sui palazzi di fronte a noi venivano continuamente proiettati visi di bambini di tutti i Paesi del mondo, la London eye era tutta colorata e in sottofondo musica da intrattenimento ( pop, dance, ambient, indie ecc), moltissima gente accorreva continuamente.


Faceva davvero freddo e alle 23:00 abbiamo deciso di tornare in albergo con la nostra bottiglia di spumante. Taxi zero, fino alle 02:00 non circolano. E così, attraversando a piedi la città, e siamo tornati all' albergo, ma la mezzanotte ci ha trovati ancora lontani ,dov'è il problema ? Cheers ! Auguri ! Vuoi mettere festeggiarlo a Londra!!
Anche in strada va bene, basta essere qui.Ah! Chicca finale: lungo il tragitto di ritorno all'albergo, in una limousine rosa, dal finestrino è sbucato George Clooney. Potenza della Metropoli!Capodanno, cosa facciamo ?
A Trieste il Capodanno è sinonimo di pranzi in famiglia, cinema e shopping, invece qui prediligiamo una visita al British Museum. Metropolitana e arriviamo al museo : edificio in stile Vittoriano ( ?), ingresso gratuito ma bisogna sottoporsi a un controllo anti-taccheggio, anti-terrorismo, alias ci fanno aprire tutte le borse e gli zaini. A darci il benvenuto c'è lo scheletro di un enorme dinosauro lungo una decina dimetri e alto almeno cinque; nell' atrio fossili ( scheletri e pietre) ad ambo i lati, dove cominciano corridoi in cui varie discipline scientifiche sono spiegate in modo intuitivo e semplice.
Al piano superiore un settore dedicato a sir Darwin e le sue scimmie, e una sezione fossile di un albero, dal diametro di alcuni ,metri troneggia nell'austero sottotetto. Scienza e Storia si fondono snodandosi nei corridoi, per una visita che può durare alcune e svariate ore di cultura come difficilmente altrove. A fianco del museo c'è il museo della tecnologia, altra immersione nella scienza e nella Storia : aerei, moduli lunari, sezioni di missili, automobili, motociclette ecc, tutta la tecnologia e l'ingegno umano si fanno ammirare.
Ai piani superiori unasezione dedicata ai quattro elementi che caratterizzano il mondo come lo conosciamo :Aria, Acqua, Terra e Fuoco, oltre a una sezione dedicata all' impatto dell' uomo sull' ambiente e sull' inquinamento. In queste sezioni i più piccoli, e non solo, possono provare in riproduzioni meccaniche, come gli elementi plasmano il Pianeta.
Uscendo prima di incamminarci nel lungo tunnel rosso verso la metro, notiamo la presenza, di fronte a uno degli ingressi del Museo delle Scienze e della Tecnologia, del Tempio della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni, incuriositi per la sua, seppur essenziale, austerità e il pinnacolo che eleva verso il cielo l'angeloMoroni.
Tante volte a Londra, ma mai nessuno di noi si era avventurato per i cunicoli di Camden Market, a Camden Town, dove arriviamo con l'immancabile metropolitana.Uscendo notiamo le raccomandazioni delle autorità alla possibilità di essere oggettodi borseggi e/o rapine, ma ci eravamo già adeguati prima di uscire dall' albergo. Camden market è una terra di nessuno dove decine e decine di bancarelle vendono coloratissime magliette e altro abbigliamento, cincaglierie che fanno la felicitàdelle donzelle e decine di negozi delle più assurde scarpe.
Noto i palazzi decorati molto azzeccati gli abbinamenti cromatici, da parte dei graffitari, che non infastidiscono, anzi richiamano l'attenzione, qua è la l'impulso ad osservare è accentuato da neon strategicamente collocati.
Arriviamo a Camden docks, la zona dei canali, dove riposano per l' inverno una sorta di vaporetti di legno, i palazzi affacciati sui canali sono tutti in mattone, grigi mattoni come solo a Londra se ne possono trovare. Tornando verso la metro, un paio dipoliziotti in borghese rincorrono un ragazzo di colore fino a placcarlo e ammanettarlo. Passeggiata per Soho, nei numerosi negozi di dischi, qui si possono trovare le rarità delle band più celebri, dei bootleg o le opere uniche di cantautori o band che dal mondo della musica sono stati schiacciati o fagocitati.
Il negozio che più ci attira è un negozio di feticci del passato, dove sui scaffali abbiamo trovato sprazzi di giovinezza già dimenticata . La sera cala e decine di poliziotti a coppie, sia in divisa che in borghese controllano la zona a causa di episodi di criminalità avvenuti troppo spessa nell'area e consegnano alla gente un volantino con dei consigli per la prevenzione. Percorrendo Soho arriviamo a Chinatown nelle cui vetrine si possono vedere le cose più assurde, difficile da osservare per i nostri stomaci o bellissimi ventagli in carta decorati a mano; diversi dai negozi della comunità cinese a cui siamo abituati in Italia : qui in Inghilterra pur mantenendo una forte personalità, la comunità cinese, come altre, è integrata nel tessuto sociale britannico originario.
Max mi regala un bellissimo grande ventaglio con cui ho subito 'decorato' la camera da letto. Siamo a Piccadilly Circus, illuminata a giorno dalle luminarie pubblicitarie a tuttafacciata, la fontana non è ancora stata totalmente restaurata e dalla struttura lignea di protezione spunta solo l'angelo; mentre Franz entra nel suo fast food prediletto per acquistare il suo hamburger senza formaggio, senza cipolla, senza salse, noi prendiamo due hot dogs dall' ambulante in mezzo alla piazza, a mio parere, tra i più buoni d'Inghilterra.
Entriamo da Lillywhites per gli acquisti di rito : scarpe e abbigliamento sportivi di ottima qualità a prezzi nettamente inferiori a quelli che si possono trovare inItalia, e soprattutto confronto ai prezzi cari della nostra Trieste.
Acquistiamo talmente tanta roba, che dobbiamo acquistare pure due valigie di grandi dimensioni per contenere souvenirs e acquisti vari.Nell' area di Oxford street si possono trovare dei locali davvero unici, come il pub in puro stile Dark, tutto addobbato come una chiesa gotica, o come un cimitero ;atmosfera horror-dark ben riuscita, ottime bevande, dai nomi "brrrr che spavento".
Ogni volta che veniamo a Londra, mi accorgo che pur conoscendola, c'è sempre un momento in cui riesce ad affascinarmi, a meravigliarmi.
Sarà forse l'ordine che qui forse solo in apparenza, regola la quotidianità di ognuno, o la consapevolezza invece, che qui vengono incentivate e premiate le individualità, le capacità delsingolo. Qui l' individualità e sia apprezzata che rispettata difficile vedere un inglese voltarsi perché accanto gli è passata una ragazza con un abbinamento tipo : minigonna fucsia e capelli verdi, o un punk dalla cresta multicolore.

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